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Quali tipologie di Community esistono e di quali contenuti hanno bisogno per crescere in modo sano

SelfCommunity Team

Il problema della categorizzazione delle Community: un nodo ancora irrisolto?

Offrire contenuti pertinenti e interessanti in base alla tipologia di Community che si gestisce è fondamentale per creare un ambiente attivo e coinvolgente che incoraggia la crescita e lo sviluppo del progetto. Prendere le decisioni corrette in questo senso aiuta ad aumentare l’engagement, migliorare le relazioni con i membri esistenti e attirarne nuovi.

Il problema è che in questo campo è complicato ragionare su come andrebbero categorizzate le Community: non esiste ancora un consenso assoluto in merito, e perfino gli esperti in materia hanno difficoltà a raggiungere un accordo.

Anche noi ci abbiamo ragionato a lungo e abbiamo deciso di condividere la nostra opinione con i lettori nel presente articolo. Ecco in che modo abbiamo scelto di categorizzare le Community (prendendo spunto anche da Richard Millington) e quali sono i contenuti più adatti per incentivare la crescita di ciascuna tipologia.

Community of Interest

Una Community of Interest è formata da individui che condividono un interesse comune che può appartenere a una miriade di ambiti: dalla tecnologia alla politica, dallo sport alla cultura e via dicendo.

Le caratteristiche principali di queste Community sono la passione condivisa e la volontà dei suoi membri di partecipare attivamente al progetto condividendo informazioni e supportandosi a vicenda per la realizzazione dei loro obiettivi. Queste dinamiche permettono lo sviluppo di una forte coesione interna e di un robusto senso di appartenenza, fattori di primaria importanza per il consolidamento e la crescita del gruppo.

In una Community of Interest, i contenuti offerti devono essere rilevanti per gli interessi condivisi dai membri e devono incoraggiare la partecipazione e la discussione, ad esempio:

  • notizie e aggiornamenti su temi attinenti alla passione che unisce chi ne fa parte;
  • resoconti di esperienze personali sperimentate da chi partecipa alla vita della Community che possono essere di incoraggiamento e di ispirazione per gli altri;
  • fotografie e video che mostrano gli interessi condivisi in azione, come ad esempio le fotografie di una gara sportiva o i video di una performance musicale;
  • organizzazione di eventi e incontri per favorire le interazioni dei membri anche al di fuori del mondo virtuale.

 

Leggi anche: Perché creare una Community sta diventando il nuovo mantra nel mondo del marketing

 

Community of Practice

Le Community of Practice sono composte da persone legate a un determinato ambito professionale, di studio o di impresa. Un tipico esempio, che sta conoscendo una crescente diffusione, sono le Community Aziendali, mirate a coinvolgere in un unico progetto tutti gli stakeholder legati al brand, siano essi dipendenti, amministratori, investitori e via dicendo.

I loro utenti trovano un ambiente facilmente accessibile e di semplice utilizzo per discutere problemi comuni, condividere informazioni e risorse e per supportarsi a vicenda nello sviluppo di competenze e best practice. Inoltre le Community of Practice costituiscono un habitat florido per la nascita di idee e innovazioni che possono essere applicate a beneficio di tutti.

Queste tipologie di Community possono essere dei veri e propri social network aziendali privati, erogati in cloud da piattaforme come SelfCommunity che permette agli amministratori della Community stessa di raccogliere dati preziosi per analizzare in modo organico e completo il profilo di coloro che ne fanno parte e individuare le strategie migliori per coinvolgerli efficacemente.

I contenuti offerti all’interno delle Community of Practice devono essere focalizzati sull’apprendimento e la condivisione di conoscenze, competenze e idee, ad esempio:

  • guide, tutorial e webinar con informazioni dettagliate su come eseguire un determinato compito o utilizzare un prodotto o servizio;
  • case study e esempi di successo destinati a illustrare come altre aziende o organizzazioni hanno utilizzato con successo le competenze condivise dalla loro Community;
  • documenti e altre risorse formative come manuali e e-book per aiutare i membri ad apprendere le best practice in un particolare ambito;
  • post di discussione per stimolare lo scambio di idee tra gli stakeholder di un’azienda.

Community of Purpose

Nelle Community of Purpose l’elemento di unione è un particolare scopo, una ‘mission’ potremmo dire, che rappresenta l’obiettivo finale da raggiungere per tutti i membri. Un tipico esempio sono le organizzazioni dedicate a propositi con risvolti etici e sociali come la tutela dell’ambiente o la difesa dei diritti umani.

Le Community of Purpose si caratterizzano per un forte attivismo e un profondo coinvolgimento emotivo dei membri nei confronti della loro causa comune e spesso sono guidate da leader che cercano di dirigere gli sforzi collettivi in modo organico.

I contenuti adatti a questa tipologia di Community sono destinati a mantenere viva la partecipazione attiva di tutti coloro che ne fanno parte e a tenerli costantemente aggiornati sul progresso dei risultati ottenuti tramite i loro sforzi, ad esempio:

  • guide che stimolano all’azione e che spiegano nel dettaglio ai membri quali azioni possono svolgere in favore della mission;
  • news di aggiornamento sull’evoluzione dell’obiettivo;
  • webinar per permettere ai membri della Community di confrontarsi al fine di coordinare al meglio i loro sforzi.

 

Leggi anche: SelfCommunity e Entando insieme per costruire nuove business capabilities composable.

 

Community of Place

Nelle Community of Place le persone si riuniscono in base alla condivisione di una collocazione geografica, come un quartiere, una città o una regione e, pertanto, sviluppano un forte senso di appartenenza al territorio.

La vicinanza geografica tra i membri facilita lo sviluppo di legami molto saldi anche in virtù della corrispondenza di identità culturale tipica tra chi vive nella stessa zona.

I membri delle Community of Place sono spesso impegnati in attività di volontariato e di partecipazione civica per migliorare la loro comunità. Ciò può includere progetti di pulizia dei quartieri, organizzazione di eventi comunitari e collaborazione con le autorità locali per risolvere problemi condivisi.

Ecco alcuni esempi di contenuti adatti alla crescita di una Community of Place sana e attiva:

  • notizie di natura locale su eventi, progetti e sviluppi in corso nella zona di interesse;
  • recensioni di attività e attrazioni locali;
  • materiale fotografico e video di promozione dei panorami, dei paesaggi e dei siti storici del territorio;
  • annunci di eventi e iniziative locali organizzate dalla Community.

Community of Circumstance

Le Community of Circumstance sono composte da persone che si riuniscono in base a una situazione specifica, di norma temporanea (ma non sempre) e spesso non voluta da loro, come una malattia o una disabilità.

Una loro caratteristica che le differenzia spiccatamente dalle altre tipologie è la grande eterogeneità dei membri che, in quanto sono uniti da una circostanza estemporanea, possono avere background molto diversi tra loro e un bagaglio di esperienze estremamente variegato.

Viste le differenze spesso esistenti tra chi appartiene alle Community of Circumstance, non è semplice individuare dei contenuti universalmente validi perché ogni situazione specifica richiede un approccio differente.

In una Community che raccoglie un gruppo di persone che soffrono di una determinata patologia, ad esempio, può essere utile produrre materiale informativo contenente raccomandazioni su come affrontare la malattia in modo ottimale e su come ricevere sostegno finanziario e psicologico. Un gruppo dedicato ai genitori single, invece, può beneficiare di incontri collettivi in modo che i più esperti abbiano l’opportunità di condividere la loro esperienza con gli altri membri e offrir loro preziosi suggerimenti.

In conclusione

Saper riconoscere in quale categoria rientra una Community è fondamentale per identificare con precisione il pubblico di riferimento e gli obiettivi condivisi e, di conseguenza, capire che tipo di contenuto offrire per favorire lo sviluppo del progetto.

Facciamo un esempio chiarificatore: la condivisione delle recensioni di un ristorante locale può essere utilissima per supportare la crescita di una Community of Place. Ma i membri di un’organizzazione dedicata a scopi umanitari la considererebbero (ovviamente) un’iniziativa totalmente inutile per la collettività e assolutamente disallineata con i loro obiettivi.

Rimani aggiornato sulle prossime pubblicazioni del nostro blog: nei prossimi post ti offriremo una guida sulla creazione e organizzazione dei contenuti di una Community che ti sarà molto utile per integrare e mettere a frutto ciò che hai letto in questa pagina.


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