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Community aperta o chiusa: quale alternativa scegliere per il tuo business?

SelfCommunity Team

Ognuna di esse possiede delle caratteristiche ben precise che devi assolutamente conoscere prima di progettare la tua strategia di Community marketing

Le Brand Community sono diventate una componente essenziale nel panorama del marketing moderno, agendo come un ponte diretto tra le aziende e i loro clienti. Questi ecosistemi virtuali offrono ai consumatori una piattaforma per interagire, condividere esperienze e costruire legami sia con il Brand che tra loro, amplificando notevolmente le potenzialità di crescita di qualsiasi business.

Ma c’è una domanda fondamentale che dovrebbe essere posta a monte di qualsiasi decisione strategica in merito: quale alternativa scegliere tra una Community chiusa e una aperta?

Nel seguente articolo esploreremo entrambe queste strade, fornendo spunti, vantaggi, svantaggi e considerazioni strategiche per le aziende che cercano di costruire o sviluppare la propria Brand Community.

 

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Una panoramica sulle Community chiuse e sulle loro caratteristiche principali

Le Community chiuse, come suggerisce il nome, sono spazi in cui l’accesso e la partecipazione sono limitati a un gruppo selezionato di individui che possono iscriversi alla piattaforma tramite invito. Inoltre, i contenuti e le discussioni pubblicate al suo interno sono visibili solo dagli iscritti, limitando in parte le potenzialità del progetto dal punto di vista SEO.

Le modalità con le quali vengono scelti i partecipanti sono, di norma, definite dai gestori della Community stessa e possono consistere nell’adesione a un determinato Brand, nel possesso di un particolare prodotto e via dicendo.

Questa esclusività intenzionale crea un ambiente in cui i membri si sentono parte di un club esclusivo, potenziando un senso di appartenenza e lealtà al progetto.

All’interno di una Brand Community chiusa, i membri tendono a essere più investiti e coinvolti. La natura ristretta dell’ecosistema può incoraggiare discussioni più approfondite, condivisioni più personali e un maggiore senso di fiducia tra i partecipanti. Senza la preoccupazione di essere esposti a un pubblico più ampio, i membri potrebbero sentirsi più liberi di esprimere opinioni, condividere esperienze e interagire in modo più genuino, oltre che sentirsi più a loro agio nel muoversi in un ambiente protetto.

Infine, le piattaforme ‘chiuse’ sono particolarmente adatte per le Community aziendali, creando i cosiddetti Social Intranet. Questi spazi virtuali aziendali necessitano infatti di un ambiente sicuro, controllato e dedicato esclusivamente ai membri dell’organizzazione.

In primo luogo, l’esclusività di queste piattaforme garantisce che le informazioni sensibili o strategiche dell’azienda rimangano confidenziali e accessibili solo ai dipendenti autorizzati. Questo livello di privacy e sicurezza non può essere garantito dalle piattaforme di social networking tradizionali o dai forum aperti, dove la possibilità di falle o di accessi non autorizzati è sempre presente.

Inoltre, l’ambiente di una Community chiusa promuove una maggiore collaborazione tra i dipendenti. L’idea di appartenere a un ‘club esclusivo’ può incoraggiare i membri a condividere liberamente idee innovative, feedback e risorse, sapendo che tali informazioni saranno valutate e utilizzate costruttivamente all’interno dell’organizzazione. Questo può portare a una maggiore coesione tra i team e a un rafforzamento della cultura aziendale.

L’unico ‘punto debole’ (se così possiamo chiamarlo) di questa tipologia di Community consiste nel fatto che la limitazione nell’accesso potrebbe impedire a nuove voci e prospettive di arricchire le discussioni, cosicché la piattaforma rischierebbe di assumere l’aspetto di una ‘eco chamber’ dove idee e opinioni vengono ripetute senza essere messe in discussione o confrontate con contributi esterni.

Le Community aperte: ecco i loro vantaggi e cosa le distingue dalle Community chiuse

A differenza delle loro controparti, le Community aperte sono accessibili a chiunque desideri partecipare, senza restrizioni o criteri di ammissione particolari. Questo apre le porte a una vasta gamma di individui con diverse prospettive, esperienze e livelli di interazione con il Brand, oltre a stimolare la crescita rapida del progetto e a portare a un’incredibile diversità nelle discussioni e nelle idee condivise.

Insomma, una delle caratteristiche principali delle Community aperte è la facilità con la quale possono unirsi ad essa nuovi membri, portando a un aumento dell’awareness poiché più persone discutono, condividono e interagiscono con l’azienda e più questa acquista visibilità agli occhi del proprio pubblico.

La natura aperta e inclusiva di queste Community può anche accelerare l’innovazione, poiché diverse prospettive si uniscono per risolvere problemi, condividere feedback e proporre nuove idee. Inoltre, i loro contenuti e le relative discussioni sono visibili a tutti cosicché possano esprimere appieno il loro potenziale sul lato SEO e potenziare il ranking del progetto. Questo, naturalmente, a patto di aver programmato una content strategy efficace e in grado di attirare traffico di qualità verso la piattaforma.

Tuttavia, come ogni medaglia ha il suo rovescio, anche le Community aperte presentano delle sfide.

In particolare, la gestione e la moderazione diventano fattori molto delicati da modulare attentamente, dato il volume potenzialmente elevato di partecipanti e la diversità delle opinioni. Questo può rendere meno semplice mantenere un alto livello di coesione e di positività all’interno della Community, a meno che nel progetto non sia stato implementato un sistema di moderation davvero efficace.

 

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In conclusione

La decisione tra Community chiuse o aperte rappresenta una scelta strategica fondamentale per le aziende che desiderano creare e sviluppare una strategia efficace di Community marketing.

Mentre le prime offrono un ambiente protetto che alimenta profonde connessioni e discussioni autentiche, possono correre il rischio di rivelarsi meno innovative. Al contrario, le Community aperte, pur vantando una ricchezza di prospettive e un potenziale maggiore per l’innovazione, richiedono una moderazione accurata e una gestione costante per mantenere un ambiente coeso e positivo.

La scelta tra i due modelli dovrebbe essere basata sulle specifiche esigenze del Brand, sugli obiettivi di engagement e sulla visione a lungo termine.

Indipendentemente dalla scelta, una cosa è certa: le Brand Community, quando gestite efficacemente, possono offrire un valore inestimabile, non solo in termini di engagement, ma anche come fonte di feedback, lealtà e crescita sostenibile per qualsiasi azienda o organizzazione. La chiave del successo risiede nella capacità di comprendere, ascoltare e rispondere alle esigenze dei propri membri, garantendo un’esperienza autentica e gratificante per tutti.

La nostra SelfCommunity è una soluzione adatta sia per la gestione delle Community aperte che di quelle chiuse. Questa piattaforma permette di creare e gestire facilmente una Community online, dove si possono condividere contenuti, opinioni, esperienze e interessi.

In particolare, ti consente di:

  • scegliere se costruire una Community aperta o chiusa in base alle esigenze del tuo progetto di business;
  • sfruttare un avanzato sistema di moderazione perfetto per garantire un ambiente positivo e sereno per tutti i membri;
  • monitorare il tuo progetto fin nei minimi dettagli, grazie all’accesso e al possesso totale dei dati dei tuoi utenti, attraverso funzionalità di analisi precise e complete;
  • contare su un ventaglio di marketing tool pensati per mettere a frutto in modo concreto le informazioni che puoi raccogliere attraverso le funzionalità di analisi sopracitate.

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