Scegliere la piattaforma giusta per la tua Community: social media o piattaforma proprietaria?

La fiducia nel brand è diventata un fattore cruciale per il successo di qualsiasi azienda e una nuova forma di marketing, il Community marketing, si sta dimostrando negli ultimi anni una potente strategia per coltivare la fiducia degli utenti.

A dimostrarlo sono gli ottimi risultati che stanno ottenendo alcuni progetti portati avanti da noti marchi, tra i quali:

• la Community di Sephora, nella quale i clienti possono scambiarsi consigli di bellezza, recensire i prodotti acquistati, partecipare a sfide e quiz, e ricevere sconti e omaggi;
• la Community di Lego, progettata in modo che i clienti possano interagire tra loro sia online che offline, creando e condividendo le loro creazioni con i mattoncini, partecipando a concorsi e workshop, e accedendo a contenuti esclusivi;
• la Community che Adidas ha costruito intorno all’app Runtastic, coinvolgendo nel progetto un vasto numero di appassionati di sport che interagiscono tra loro e con il brand, ricevere consigli personalizzati e accedere a offerte esclusive.

Dei vantaggi legati al Community marketing ne abbiamo parlato diffusamente in un articolo dedicato e non è nostra intenzione ripeterci in questa sede. Piuttosto, desideriamo concentrarci su un particolare fattore da considerare in fase di progettazione: la scelta della piattaforma nella quale ospitare la propria Community.

Sostanzialmente, le possibilità a tua disposizione sono due:

• utilizzare i social media tradizionali come Facebook, Instagram, Twitter e via dicendo;
• optare per una piattaforma proprietaria e creare uno spazio sul quale detieni il controllo del funzionamento e il possesso dei dati in termini di utenza e contenuti.

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La verità nascosta dietro la gestione di una Community sui social media

I social media costituiscono spesso la prima scelta per molti brand, in quanto, apparentemente, offrono una grande visibilità e permettono di iniziare subito a interagire con la propria Community in un ambiente già pronto e gestito da terzi.

Ed è proprio su questo concetto che vogliamo soffermarci: i social media tradizionali sono gestiti da terzi.

A prima vista, questa caratteristica potrebbe apparire conveniente per chi possiede una Community perché si traduce in una riduzione delle responsabilità di gestione. Vero, ma si tratta di un’arma a doppio taglio che, alla fine dei conti, comporta più svantaggi che benefici.

Se scegli di ospitare la tua Community sui social media ti rendi totalmente dipendente dagli algoritmi e dalle politiche di chi li controlla, limitando la portata organica dei contenuti prodotti da te e dagli utenti (linfa vitale per il posizionamento del tuo brand) e la libertà di espressione di tutti i membri.

In aggiunta, avresti estrema difficoltà a moderare le interazioni e a evitare la diffusione di spam e commenti negativi che potrebbero danneggiare la reputazione e l’immagine del tuo brand.

Ma gli svantaggi maggiori contro i quali vogliamo metterti in guardia sono i seguenti:

• poca libertà di personalizzazione e, di conseguenza, alto rischio di creare una Community identica a tante altre. E, in un momento storico nel quale distinguersi positivamente dai competitor fa la differenza più che mai, si tratta di un difetto che può far colare a picco il tuo progetto;
• visibilità dei contenuti prodotti (organic reach) limitata solo a una minima percentuale degli utenti che seguono la pagina (circa il 3% in media). Il raggiungimento del resto dell’audience è un’opzione a pagamento;
• scarso controllo sui dati prodotti dalla navigazione degli utenti. In questo caso, il tuo accesso a tali informazioni viene deciso dall’azienda proprietaria del social per la quale, come puoi ben immaginare, il successo della tua azienda non rientra assolutamente tra le sue priorità.

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Scegli SelfCommunity per gestire in modo efficace la tua Community online

In base a quanto abbiamo spiegato nel paragrafo precedente non è difficile capire i motivi che stanno spingendo numerose aziende (tra le quali i brand citati in precedenza) a consolidare le loro Community all’interno di piattaforme proprietarie così da avere il controllo totale su tutti gli aspetti più rilevanti della gestione dei loro progetti (regole, funzionalità, personalizzazione ecc.) e l’accesso completo ai dati degli utenti, indispensabile per strutturare strategie adeguate agli obiettivi aziendali.

È importante notare che per sfruttare appieno il potenziale del Community marketing è cruciale scegliere una piattaforma proprietaria che garantisca una serie di caratteristiche ben precise:

• usabilità.
  La piattaforma deve essere semplice da utilizzare, sia per gli amministratori che per gli utenti. Deve offrire un’interfaccia intuitiva e accattivante, che faciliti la navigazione, la ricerca e la partecipazione. Deve, inoltre, essere compatibile con i principali dispositivi e browser e garantire tempi di caricamento rapidi;
• personalizzazione.
  È molto importante che la piattaforma ti garantisca ampia libertà di costruire uno spazio su misura per la tua Community, intervenendo sull’aspetto grafico, sulle funzionalità e sullo stile;
• moderazione.
  È necessario che la piattaforma che sceglierai ti fornisca strumenti adeguati per moderare la Community in modo efficace e sicuro, permettendoti di impostare le regole di comportamento, accettare o rifiutare contenuti e nuovi iscritti e intervenire in caso di violazioni o problemi di sorta;
• analisi.
  La piattaforma deve darti la possibilità di analizzare i dati e le metriche relativi alla Community, come il numero e il profilo degli utenti, il loro livello di coinvolgimento, la retention, e tutte le altre informazioni necessarie per ottimizzare costantemente il tuo progetto.

E la buona notizia è che non devi cercare oltre per trovare una piattaforma proprietaria con queste qualità: il nostro portale ti offre SelfCommunity, la soluzione ideale per il tuo progetto.

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